Ha scelto un modo molto diretto per dire la sua sul delitto di Garlasco e il colpevole dell’uccisione di Chiara Poggi. L’ex pm allo scoperto.
Mentre il giallo del delitto di Garlasco e l’omicidio Chiara Poggi sembra essere ad una svolta importante con tanto di possibilità di richiesta di revisione della condanna per Alberto Stasi, ecco che l’ex pm Mario Venditti ha deciso di uscire allo scoperto parlando in tv a ‘Ignoto X’ e ribadendo con forza chi sia, a detta sua, il colpevole dell’uccisione della povera ragazza avvenuta il 13 agosto 2007.
Delitto di Garlasco: l’ex pm Venditti su Sempio e Stasi
Il suo nome è venuto a galla in merito alle indagini a suo carico per presunta corruzione del giallo del delitto di Garlasco e l’omicidio Chiara Poggi. Stiamo parlando dell’ex procuratore di Pavia, Mario Venditti, che a ‘Ignoto X’ ha deciso di uscire allo scoperto sul mistero legato alla morte della povera ragazza.
Per Venditti “l’inchiesta su Andrea Sempio è un falso ideologico, l’accusa di concorso con Stasi o con ignoti nell’omicidio della povera Chiara Poggi non esiste da nessuna parte, anzi risulta il contrario”, ha detto senza giri di parole l’uomo rivendicando la sua esperienza sul campo. “La mia opinione, di uno che ha fatto per 44 anni il magistrato penale, è che l’attuale procedimento contro Andrea Sempio sconta un peccato originale. Ovvero la mancanza di una istanza di revisione che abbia portato alla revoca della sentenza di condanna contro Alberto Stasi: è da qui che occorreva partire”.
Secondo l’ex pm non ci sarebbero dubbi su chi sia il colpevole di tale omicidio: “il mio avvocato ha ragione quando dice che c’è un falso ideologico perché l’accusa nei confronti di Sempio di concorso con Stasi o con ignoti nell’omicidio di Chiara Poggi è assolutamente una cosa che non risulta da nessuna parte. L’autore dell’omicidio in via definitiva è Alberto Stasi, uno solo“, ha detto ancora l’ex procuratore nella trasmissione di La7.
La replica della difesa di Stasi
A margine del programma ‘Ignoto X’, dopo le parole di Venditti, anche l’avvocato Bocellari, legale di Stasi, ha replicato sull’argomento. “A me risulta che l’unica preclusione a procedere sia l’articolo 649 del codice di procedura penale. Ovvero l’impossibilità a procedere solo quando ci siano solo due presupposti: che si tratti dello stato fatto e dello stesso soggetto. In questa nuova indagine si tratta dello stesso omicidio ma l’indagato è Sempio. Non vedo quindi dove sia l’improcedibilità”.
